Il fanbase di Resident Evil è troppo vecchio?

In uno SPECIAL REPORT sui '17 anni di successo' della saga videoludica, la Capcom ha affermato che la stragrande maggioranza del fanbase è composto da persone la cui età media oscilla tra i 30 e 40 anni.

 

<<la principale fetta di fanbase è costituita da gamer che attualmente hanno un'età compresa tra i 30 e 40 anni>> ha affermato Capcom, nello special report <<e man a mano che la serie continua nel tempo questa fascia d'età aumenta, facendo aumentare di conseguenza il rischio che queste persone possano smettere di giocare tutte insieme da un momento all'altro>> 

 

Questo dato di fatto ha suscitato molta preoccupazione da parte della multinazionale, che però non è rimasta con le mani in mano. Difatti si è messa subito in moto per trovare una soluzione, volta a far sì che anche nel caso in cui lo scenario ipotizzato da loro si avveri, non ne risentano troppo.

Pubblicazioni su riviste di moda, aperture di ristoranti a tema, gli Universal Halloween Horror Nights e la serie cinematografica ispirata alla saga....queste sono alcuni esempi di strategie attuate dalla Capcom per attirare non solo un'utenza più giovane di gamers, ma anche persone che in vita loro non hanno mai preso in mano un controller.

 

<<questi eventi collaborativi sono occasioni che permettono anche ai non-giocatori di divertirsi>> è stato il commento da parte della Capcom <<quindi è importante pianificarli in modo tale da permettere a tutti di divertirsi, senza mirare esclusivamente ai fan hardcore della saga>>

 

Capcom ha quindi deciso di non limitarsi unicamente alle console per diffondere il suo messaggio, convinta che porterà a sè una nuova generazione di fans.

 

Ma è davvero il fattore età quello di cui dovrebbe preoccuparsi la Capcom?

 

Invece di provare ad attirare solo nuovi fan, non dovrebbe cercare di capire perchè negli ultimi tempi ha ottenuto più critiche negative che positive? In modo da non rischiare di perdere i fan 'storici' e magari attirarne di nuovi?

 

Claire